Qualche spiraglio di luce si intravede all’orizzonte, forse c’è possibilità che si torni a fare fiere presto, in presenza e con le giuste misure di sicurezza. Per questo motivo abbiamo voluto fare un’indagine sugli eventi BtoB privati più interessanti.
Quello che abbiamo confrontato è:
- la storicità dell’evento
- i risultati degli anni precedenti
- la portata innovativa
Riprendono le fiere in presenza per promuovere il vino?
La domanda è provocatoria e la risposta è: certo che sì. Le fiere stanno già tornando timidamente, ma riprenderanno presto e con qualche “funzionalità” in più che consentirà con estrema certezza anche visite virtuali o anche stand virtuali. Perché la modalità online è entrata tra gli strumenti a disposizione e – finalmente – si prende dalla cassetta degli attrezzi senza pensarci su.
E poi, c’è una gran voglia di tornare agli eventi in presenza.
Quindi fiere sì ma forse con più selezione.
Fiere sì, ma con più selezione: ecco dove vale la pena esporre nel 2022 in Italia
L’elenco non è esaustivo, di certo, prossimamente, verranno confermate anche altre date per il 2022. A questo proposito, è possibile segnalarci altri appuntamenti nei commenti a questo articolo, specificando la ragione per la quale si ritengono validi e, possibilmente, specificando il link al sito web ufficiale.
17-18 gennaio 2022 – Biennale Internazionale del Vino BtoB
Oltre 60 buyers esteri dai più importanti mercati mondiali e buyers italiani in presenza o anche via digital matching. In particolare, questo appuntamento di gennaio è riservato agli operatori. L’evento, presso BolognaFiere.
30 aprile/2 maggio 2022 – OnlyWine Festival
Espressamente dedicato ai giovani produttori, questo festival negli anni ha guadagnato credibilità e centralità nel panorama italiano. Un appuntamento molto apprezzato anche dagli operatori internazionali. Si tiene a Città di Castello (PG)
20/22 giugno 2022 – 6° Pollenzo Wine Business Hub BtoB
Orientato all’export al 100%, in questo evento sia le cantine che gli operatori vengono selezionati e “accoppiati” in incontri da 20 minuti con degustazione. Generalmente vengono selezionate 40 cantine e 40 importatori. L’evento è chiuso ai visitatori, si tiene a Pollenzo (Bra), nella storica location dell’Hotel dell’Agenzia e dell’Università di Scienze Gastronomiche.
Virtuale e In-presenza: trovare il giusto equilibrio
Dice Lisa De Leonardis, responsabile Marketing di Wine Business Hub, il portale di matching fra cantine e importatori: “Se c’è un vantaggio di questo lungo periodo strano e pieno di novità radicali è che i rami secchi stanno cadendo da soli. E parlo di quelle che erano diventate consuetudini nel campo del marketing e della promozione del vino all’estero. I lockdown che abbiamo passato sono stati dei tornado che i vignaioli italiani hanno preso di petto, dimostrando di avere tanta forza, solidità e flessibilità: fra le cantine nostre partner o che seguiamo sui progetti internazionali non ce n’è una che negli ultimi mesi non abbia effettuato almeno una degustazione online con un operatore internazionale. Roba che se l’avessero proposta qualche anno fa (e c’era anche chi già allora ci aveva visto lungo, forse troppo) avremmo sentito solo un’eco di sonori sghignazzi.
Oggi i tasting online sono una nuova consuetudine della quale forse si incomincia anche ad assaporare la convenienza (dopo averne sottolineato per mesi le criticità): niente trasferte, niente mesi a pensare allo stand, niente vitti e alloggi e note spese folli. D’accordo, forse anche niente contatto diretto, meno empatia, meno socialità, ma i bilanci – alla fine – parlano chiaro: avere meno spese significa anche più guadagni.
Per recuperare ciò che viene a mancare con un’attività per lo più digitale si può però trovare un equilibrio e un mix fra virtuale e “in presenza” che dia la possibilità di concentrare le energie su un obiettivo specifico che va deciso a monte: qual è l’obiettivo da raggiungere, partecipando a questa fiera? E’ questa la domanda chiave per fare selezione”.